Il saggio esamina criticamente la giurisprudenza del Consiglio di Stato relativa ad alcune ordinanze del Comune di Milano, volte a impedire l’apertura di sale scommesse site in prossimità di luoghi sensibili. Il giudice amministrativo annulla le ordinanze, analizzandole alla luce della legge regionale lombarda che non prevede limiti distanziometrici per le sale scommesse. Ma tale operazione avrebbe dovuto essere preceduta dal raffronto della legge in discorso coi principi fondamentali inducibili dalla legislazione statale, nei quali va incluso il limite distanziometrico delle sale scommesse dai luoghi sensibili. Lungi dall’annullare le ordinanze milanesi, il Consiglio di Stato avrebbe dovuto piuttosto impugnare in via incidentale la legge regionale lombarda dinanzi alla Corte costituzionale.
The essay critically examines the jurisprudence of the Council of State concerning certain ordinances of the Municipality of Milan, aimed at preventing the opening of betting shops located near sensitive places. The administrative judge cancels the ordinances, analyzing them in the light of the Lombardy regional law which does not provide distance limits for betting shops. But this operation should have been preceded by the comparison of the regional law with the fundamental principles of the state legislation, including the distance limit of the betting shops from sensitive places. Far from canceling the Milanese ordinances, the Council of State should rather have challenged the regional law of Lombardy before the Constitutional Court.