Il presente contributo propone una disamina dei principali interventi adottati dal legislatore italiano per contenere gli effetti della pandemia da Covid-19, con particolare riferimento agli artt. 54-ter e 103, c. 6 del d.l. 18 del 2020, relativi alla sospensione delle procedure esecutive e degli ordini di liberazione conseguenti alla convalida degli sfratti. Le reiterate proroghe di dette disposizioni sono state oggetto di due recenti pronunce della Corte costituzionale, che ha dichiarato, da un lato, l’illegittimità costituzionale della seconda proroga delle sospensioni di cui al menzionato art. 54-ter per violazione degli artt. 3 e 24 Cost. ed è pervenuta, per contro, alla declaratoria di infondatezza delle questioni di costituzionalità sollevate in merito alla seconda proroga del cd. blocco sfratti, sancendone tuttavia il carattere eccezionale e l’impossibilità di ulteriore estensione, avendo la compressione del diritto di proprietà raggiunto il limite massimo di tollerabilità. Al riguardo il contributo evidenzia che entrambe le norme richiamate, pur avendo natura dichiaratamente processuale, finiscono, in realtà, per incidere sugli interessi sostanziali determinati dai rapporti contrattuali, tutelando in maniera incondizionata una determinata categoria di soggetti a discapito di altri, in maniera tale, forse, da eccedere la contingenza dettata dall’emergenza pandemica. dettata dall’emergenza pandemica.
The essay analyses the main interventions adopted by the Italian legislator to contain the impact of the Covid-19 pandemic, with particular reference to articles 54-ter and 103, par. 6 of the d.l. 18/2020, relating to the suspension of executive procedures and release orders following the eviction. The repeated renewals of these provisions have been the subject of to two recent Constitutional Court’s rulings. These declared, on the one hand, the constitutional illegitimacy of the second extension of the suspensions referred to the aforementioned art. 54-ter for the violation of art. 3 and 24 of the Constitution and, on the other hand, the groundlessness of the issues raised in connection to the second extension of the so-called “evictions’ block”. Specifically, the Constitutional Court sanctioned the exceptional nature of this exception and the impossibility of recurring to additional ones, since the compression of property right has already reached its maximum tolerability limit. The essay highlights how, despite having an openly procedural nature, both of the aforementioned provisions affect the substantial interests determined by contractual relationships, thereby unconditionally protecting a certain category of individuals to the detriment of others, in a way that exceeds the contingency dictated by the pandemic-related emergency situation.