Il consenso informato al trattamento di P.M.A. e la sua irrevocabilità a proposito di alcune recenti ordinanze… “da ignorare”

F. Meola

Avvocato, cultore della materia in Diritto Pubblico e Diritto costituzionale, cultore della materia in Bioetica, cultore della materia in Diritto costituzionale; franca.meola@libero.it; avvocato.meola@alice.it.

Il saggio prende spunto da alcune recenti ordinanze dei giudici di merito e riflette criticamente sul rilievo giudizialmente accordato alla volontà del partner maschile della coppia, che, dopo aver prestato il proprio assenso al ricorso alle tecniche di P.M.A., prima che tale trattamento si completi a mezzo dell’impianto in utero degli embrioni formati, scelga di interrompere non soltanto il legame di coppia ma anche e soprattutto la ricerca del figlio, revocando il consenso originariamente manifestato ai fini dell’impiego delle nuove metodiche procreative. In questa prospettiva l’attenzione si focalizza sull’art. 6, commi 1 e 3, della legge n. 40 del 2004, e dalla lettura che di tale disposto è stata offerta in via giudiziaria trae motivo per marcarne i molti profili di criticità, che si palesano anzitutto nella scelta a favore di uno sforzo interpretativo della lettera della legge in luogo di una più proficua remissione degli atti alla Corte costituzionale, al fine di vagliare la fondatezza dei dubbi posti da quello stesso dettato normativo.

The paper takes its cue from some recent orders of the judges of merit and critically reflects on the judicial relief granted to the will of the male partner of the couple, who, after having given his consent to the use of MAP techniques, before this treatment is completed by means of the implantation in utero of the formed embryos, chooses to interrupt not only the couple bond but also and above all the search for the child, revoking the consent originally expressed for the purpose of using the new procreative methods. In this perspective, attention is focused on art. 6, paragraphs 1 and 3, of law no. 40 of 2004, and from the reading of this provision that was offered in court, he draws reason to highlight the many critical profiles, which are revealed above all in the choice in favor of an effort to interpret the letter of the law in place of a more profitable remission of the acts to the Constitutional Court, in order to assess the validity of the doubts posed by that same legislative provision.

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